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Intelligenza artificiale e costruzioni alla Biennale di Venezia

25 Novembre 2025
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Una delegazione di ANCE FVG ha partecipato all’evento conclusivo del ciclo di incontri di “Fondamentale” alla Biennale di Architettura di Venezia, dedicato all’intelligenza artificiale nelle costruzioni, che ha visto la partecipazione del Vicepremier Matteo Salvini, della Ministra Anna Maria Bernini e del Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco.

Al centro: ricerca, nuove tecnologie e sicurezza delle infrastrutture, temi affrontati insieme a imprese, sindacati e mondo accademico per delineare il futuro del settore edilizio. C’è un tocco di fantascienza in quegli umanoidi sospesi nel vuoto o intenti a preparare cocktail maneggiando calici e bottiglie con mani metalliche. Ma accanto alle suggestioni futuristiche, non mancano applicazioni già concrete e a portata di mano. Il viaggio nel mondo dell’intelligenza artificiale avviato da Fondamentale — l’alleanza di undici sigle insieme ad Ance che rappresenta i protagonisti del settore edile, tra imprese e sindacati — all’Arsenale di Venezia, nell’ambito della Biennale di Architettura, si è concluso oggi con l’ultimo dei cinque incontri del Construction Futures Research Lab, un progetto sviluppato in collaborazione con l’Osservatorio Ethos della Luiss Business School.

“Siamo ai giorni finali della Biennale e della nostra esperienza con Fondamentale qui a Venezia” spiega la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio. “La sfida centrale per guardare al futuro del settore è utilizzare bene l’intelligenza artificiale. Per riuscirci dobbiamo, da un lato, investire in ricerca, università e cultura e, dall’altro, osservare con attenzione le nuove tecnologie e i problemi posti dai cambiamenti climatici, così da adattarci climaticamente grazie alla tecnologia e all’IA”.

I progetti e le idee maturati in questo “laboratorio” sotto l’egida della Biennale sono stati al centro dell’evento conclusivo, cui hanno preso parte, tra gli altri, Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, e il Presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco.

“L’intelligenza artificiale non è né buona né cattiva: è uno strumento, e tutto dipende da come la utilizziamo”. Salvini ha rilanciato il tema ricordando come, con la realizzazione del Ponte sullo Stretto, intenda “mettere a terra almeno una parte di ciò che questa Biennale ha mostrato”, auspicando che in futuro “la ricerca scientifica mondiale venga in Italia a vedere ciò che anche noi, nel tempo, siamo stati capaci di fare”. Il Ministro ha inoltre sottolineato le potenzialità dell’IA nella sicurezza delle infrastrutture: “Tra ponti, viadotti e gallerie abbiamo ventimila siti da monitorare”.

Un dato è emerso con chiarezza nei cinque incontri: l’interconnessione e la contaminazione tra i saperi. “Il genio sta proprio nel metterli insieme”, ha osservato la Ministra Bernini, ricordando gli investimenti del suo dicastero nelle nuove tecnologie e nella creazione delle infrastrutture necessarie non solo a trattenere i talenti, ma anche ad attrarne dall’estero.

Le competenze e le tecnologie esistono: ciò che serve è cultura e volontà politica per sfruttare al meglio ciò che la scienza mette a disposizione. “Aziende e sindacati — ribadisce Federica Brancaccio, richiamando il valore della filiera Fondamentale — sono qui insieme perché una delle priorità è utilizzare ciò che la scienza offre per ridurre i rischi sul lavoro. Ed è fondamentale il ruolo delle associazioni per evitare che le nuove tecnologie, in un sistema economico basato sulle Pmi, restino privilegio di pochi”.

La prima parte dell’incontro, moderata da Daniele Pitteri e dal filosofo Sebastiano Maffettone, ha presentato numerose applicazioni dell’IA al restauro e allo studio del patrimonio. Filippo Calcerano, Ricercatore Senior dell’Istituto Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, ha illustrato la sperimentazione in corso nel Parco del Colosseo; Massimiliano Lo Turco, Professore Ordinario di Disegno al Politecnico di Torino, ha raccontato il lavoro al Museo Egizio; Antonino Valenza, Professore Ordinario di Scienza e Tecnologia dei Materiali all’Università di Palermo, ha evidenziato le opportunità — anche di mercato — offerte dallo studio di materiali naturali innovativi. Infine, Gian Marco Revel, Professore Ordinario di Misure Meccaniche all’Università Politecnica delle Marche, ha illustrato nel dettaglio le quattro installazioni del Construction Futures Research Lab presentate alla Biennale.

Ricca di stimoli anche la tavola rotonda su “Tecnologie, materiali, progettazione e manutenzione del patrimonio”, con gli interventi di Mauro Franzolini (Segretario Generale Feneal UIL), Daniela Scaccia (Segretario Nazionale ANAEPA-Confartigianato Edilizia) e Matteo Fabbri (CNA Costruzioni).

Nella seconda parte, i riflettori si sono spostati su un altro tema centrale del ciclo: quello delle “intelliGens”, chiamate a guidare il cambiamento delle città e dei loro protagonisti. Luca Bussolino, Managing Partner e Head of Strategy and Innovation dello studio di Carlo Ratti, ha illustrato come le tre forme di intelligenza — naturale, artificiale e collettiva — possano essere integrate per costruire città capaci di affrontare il cambiamento climatico insieme, e non contro, la natura. Anche per il Rettore della Luiss, Paolo Boccardelli, “la sfida è formare intelligenze naturali in grado di utilizzare al meglio quella artificiale”.

Sul ruolo centrale dell’uomo e sull’importanza del confronto ha insistito il Presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, sottolineando non solo il successo dell’edizione dedicata all’architettura, ma soprattutto la sua funzione di spazio necessario per alimentare la cultura e il dibattito della società.

https://www.youtube.com/watch?v=EQ4E1K8R1L0&t=9s

 

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